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MTC N. 52 -TEMA DEL MESE. TORTELLI DI MAGRO DELLA VIGILIA

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I tortelli fanno subito pensare alle feste, alla Vigilia di Natale e ai regali ben disposti sotto l'albero in attesa di essere scartati.
Il loro formato non vi sembra infatti un piccolo dono, al cui interno troviamo una bellissima e gustosa sorpresa ad attenderci?!?
I Tortelli di magro sono un classico della cucina di tutta Italia, realizzati con varie ricette e molteplici ripieni e poi serviti, come richiede la tradizione, alla cena della Vigilia, dove è consuetudine ed usanza consumare un pasto privo di carne.
Il condimento più conosciuto per esaltare il ripieno è il classico burro e salvia, ma sono ottimi anche con un sugo di pomodoro.

Ho realizzato la ricetta che per me e la mia famiglia è quella classica reggiana, i tortelli verdi.
I tortelli verdi infatti sono un piatto tipico dell'Emilia ed in particolare dell'area reggiana.
Si tratta di una minestra asciutta di involtini di sfoglia all'uovo ripieni di un impasto (detto pesto) composto da spinaci o bietole verdi anche in abbinamento con aromi, formaggio e ricotta.

Origini:
la ricetta reggiana dei tortelli d'erba si inserisce nell'antica e nobile tradizione culinaria delle paste ripiene, risalente almeno al Basso Medioevo (1300-1500)
Scopo di tali preparazioni era riunire in un unico piatto gustoso, nutriente e fantasioso quel poco che la cucina contadina forniva.
La disponibilità delle verdure, che costituiscono la parte principale del ripieno, ne hanno fatto un piatto facilmente realizzabile da tutte le classi sociali anche se è rimasto, per lungo tempo, un piatto dedicato ai giorni di festa.
Tradizione:
nelle famiglie reggiane è tradizione preparare i tortelli come primo piatto per la cena della Vigilia di Natale, eventualmente tortelli verdi e tortelli di zucca abbinati. Si vuole così proporre un piatto ricco e gustoso rispettando il precetto di magro della Vigilia.
La tradizione vuole inoltre che per non passare da conigli (ovvero per mangiatori d'erba, detto popolare), i tortelli siano riempiti con un impasto in cui prevale la ricotta mentre la quantità delle erbetteè molto ridotta.
I tortelli d'erbetta parmigiani invece sono gustati tradizionalmente la sera del 23 giugno, vigilia di San Giovanni Battista.
Anche in Romagna il ripieno è povero di erbette. Ciò è dovuto alle motivazioni riportate anche da Pellegrino Artusi: "I Romagnoli, per ragione del clima che richiede un vitto di molta sostanza e un poco fors'anche per lunga consuetudine a cibi gravi, hanno generalmente gli ortaggi cotti in quella grazia che si avrebbe il fumo negli occhi, talché spesse volte ho udito nelle trattorie: - Cameriere, una porzione di lesso; ma bada, senza spinaci. - Oppure: - Di questi (indicando gli spinaci) ti puoi fare un impiastro sul sedere."

Tortelli verdi (o alle erbette di campo):

Ingredienti per 4 persone:

Per la pasta:

1 uovo grande

200 gr farina 00

acqua q.b.

Per il ripieno:

150 gr ricotta

un pugno di spinaci bolliti e strizzati per eliminare l'acqua

50-100 gr di Parmigiano (questo dipende dai vostri gusti personali, a noi piace molto abbondare)

noce moscata

aglio

qualche foglia di prezzemolo

pepe e sale

Condimento: burro e salvia (o salsa leggera al pomodoro)

Esecuzione:

Impastate la farina con l'uovo e tanta acqua quanta ne servirà per formare un impasto sodo e elastico. Lasciate riposare mezz'oretta coprendo l'impasto con una boule.
Nel frattempo preparate il ripieno: tritate aglio e prezzemolo finemente, soffriggeteli in poco olio e aggiungetevi gli spinaci, anch'essi leggermente tritati.
Lasciate raffreddare bene, dopo di che aggiungetevi la ricotta, il parmigiano e la noce moscata, regolando poi di sale e pepe secondo il proprio gusto.
Stendete la sfoglia sottilmente (se si utilizza la sfogliatrice arrivate fino al penultimo scatto), ricavate dei quadrati e ponetevi al centro una pallina di ripieno.
Ripiegate due spigoli opposti, formando un triangolo e unite le due punte alla base del triangolo formando dei tortelli.
Bollite la pasta in abbondante acqua salata e scolateli, condendoli semplicemente con burro e salvia: il ripieno sarà talmente buono che non servirà altro!


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